A Edizioni Clichy il Premio nazionale per la traduzione 2021
- The Good Reader
- 13 nov 2021
- Tempo di lettura: 2 min

È stato conferito a Edizioni Clichy, casa editrice nata nel 2012 a Firenze, il «Premio nazionale per la traduzione» per l’edizione 2021, nella categoria Premi maggiori. Questi Premi - conferiti dalla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore - rappresentano un riconoscimento dello Stato a quanti si sono impegnati nella traduzione, attività insostituibile nel dialogo tra culture diverse, e vengono conferiti annualmente in base alla valutazione operata da una Commissione di esperti nominata con decreto ministeriale, che per l’edizione 2021 era presieduta dal professor Michele Bernardini e composta da Maria Cristina Assumma, Franco Buffoni, Daria Galateria, Alessandra Lavagnino, Camilla Miglio e Barbara Ronchetti.
La Commissione assegna ogni anno quattro Premi maggiori e quattro Premi speciali a traduttori ed editori, italiani e stranieri, che abbiano contribuito alla diffusione della cultura italiana all’estero e della cultura straniera nel nostro Paese: fra i premiati dell'ultima edizione anche Edizioni Clichy, che nel 2022 compirà i suoi primi dieci anni di vita.
Nel decreto firmato dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, si legge che Clichy «vanta un catalogo già ricco a forte connotazione letteraria, con titoli sempre di grande interesse e generalmente inediti; si apre inoltre alla non-fiction americana (Jessica Bruder, John Updike), alla cultura pop (Jane Birkin), alla letteratura per ragazzi, alla saggistica. Ha introdotto e/o tradotto in Italia Antoine Volodine, Joann Sfar, Régis Jauffret, Jean d’Ormesson, testi di memorialistica (le Lettere inedite di Maria Antonietta, Louise Michel), classici letterari (Jack London, Balzac, Dumas; Romola di George Eliot, a cura di Giovanni Maria Rossi). Tra i titoli proposti da Clichy si segnala Little Boy di Lawrence Ferlinghetti, pubblicato nel 2019 da Doubleday (del gruppo Penguin) per il centesimo compleanno dell’autore: autobiografia-romanzo d’addio scritto nel corso della vita dal padre della Beat Generation; la traduzione, curata da Giada Diano, ne riproduce il netto realismo tagliato da passaggi di registro lirico e visionario. Microfictions - 500 vite, raccontate ciascuna in due pagine perverse e spietate da Régis Jauffret, autore tra i più grandi nell’attuale panorama francese - è tradotto con glaciale, puntuale evidenza da Tommaso Gurrieri, che cura il progetto editoriale di Clichy».
Edizioni Clichy
Edizioni Clichy nasce a Firenze nell’ottobre 2012 e si propone fin dal suo esordio come una casa editrice completamente indipendente, con un’identificazione forte e coerente sia nella scelta dei testi sia nella tipologia dei libri, immediatamente riconoscibili anche materialmente. Distribuita in tutta Italia da Mondadori Libri, Edizioni Clichy si caratterizza per una spiccata ed evidente francofilia, e per marcare questo «colore», anche i titoli delle diverse collane richiamano direttamente luoghi di Parigi, una delle città più amate al mondo: Gare du Nord, Rive Gauche, Beaubourg, Bastille, Père Lachaise, Sorbonne e Carrousel. Percorsi diversi, che spaziano dalla narrativa contemporanea ai classici, dai libri per ragazzi alla saggistica, per raggiungere le diverse tipologie di lettori, sotto il denominatore comune della qualità e della bellezza sia nella scrittura che nei contenuti.
Nel 2020 Clichy ha pubblicato in Italia «Nomadland», il libro da cui è tratto l’omonimo film di Chloé Zhao, interpretato da Frances McDormand, vincitore nel 2021 di tre Premi Oscar (miglior film, miglior regia e migliore attrice), del Leone d’Oro alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia, di due Golden Globe (miglior film drammatico, migliore regia), quattro premi BAFTA (miglior film, miglior regista, migliore attrice protagonista, miglior fotografia) e del Toronto Film Festival.
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