"Leggere": Steve McCurry approda a Bari al Teatro Margherita
- Cinzia Nitti
- 7 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 ago 2021

"La parte più importante del mio lavoro è narrare storie, è per questo che la maggior parte delle mie immagini posa le sue radici nella gente comune. Sono alla ricerca di quell'attimo di autenticità e spontaneità capace di raccontare una persona […], quello in cui, per un istante, si cattura l'essenza di un altro individuo. Penso sia questo, uno dei più grandi poteri della fotografia." - Steve McCurry
Il suggestivo foyer del Teatro Margherita della Città Metropolitana di Bari accoglie dal 25 giugno al 25 agosto 2021, la mostra internazionale Steve McCurry. Leggere. L'esposizione è parte integrante dell'iniziativa Lungomare di Libri, fortemente voluta dall'Amministrazione locale in collaborazione con l' Assessorato alla Cultura, Turismo e Marketing Territoriale, Sudest57 e coordinata da Civita Mostre e Musei.
La mostra è curata da Biba Giacchetti, con la suggestiva scenografia di Peter Bottazzi.

Da più di trent'anni Steve McCurry è considerato uno dei maggiori esponenti della fotografia contemporanea.
E' in grado come pochi di rendere accessibili e vivibili le realtà più lontane, senza mai modificarne l'essenza a vantaggio della sovrastruttura tecnica dell'immagine.
Nello specifico, Leggere è un contenitore di 70 meravigliosi scatti che mostrano soggetti delle più disparate culture e regioni del Mondo, nell'atto della lettura. Un gesto senza tempo, in grado di azzerare la consapevolezza spaziale e di lasciar fluire il tempo fino al calar del sole, quando i soggetti ritratti dovranno tornare alla "luce artificiale" delle rispettive realtà.

Il trasporto, lo stupore, i luoghi e le circostanze in cui McCurry ci accompagna attraverso la sua fotografia, mantengono fede al suo mantra:
"Direi che sono un fotografo di strada che ritrae "situazioni trovate", e il modo migliore di farlo è camminare per le strade e catturare la vita nel momento in cui accade, per caso".
E proprio le sue "situazioni trovate", corredate da una scenografia impattante che pone in contrasto l'elemento classico e quello moderno del Margherita, catapultano in un viaggio che percorre luoghi di preghiera turchi, mercati rionali italiani, frastuono e colori dall'India, la quiete del Tibet ... senza dimenticare la calda Cuba e l'America che non dorme mai.
Passeggiando tra le opere e osservando nel complesso la struttura scenografica, è possibile notare il contrasto tra il macro e il micro: la maestosità del foyer e delle impalcature a collegare le opere, rende bene il dualismo del rapporto tra il mondo esterno - l'ampio spazio espositivo - con l'intimità dell'atto di leggere, dove spazio e tempo invece si annullano, restando solo l'individualità dell'espressione del volto.
A trasformare passo dopo passo il viaggio, da visivo a sensoriale ed infine immersivo, la maestria di Bottazzi: echi di bisbigli, melodie sussurrate ed evocative mixate con musica elettronica, arricchiscono il messaggio e l'arte di McCurry, riportando alla dimensione umana dell'arte - concetto caratterizzante la ricerca e il racconto delle nostre esperienze per Voi, cari lettrici e lettori di The Good Reader.

Per info e ticket: http://www.stevemccurryleggere.it/
Cinzia Nitti © Riproduzione riservata
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