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Domani la presentazione del restauro del "Ritratto di Pier Luigi Farnese in armatura" del Tiziano




Domani venerdì 11 marzo ore 12.00, a Roma, presso l'Istituto Centrale per il Restauro (via San Michele 25), si terrà la conferenza stampa di presentazione del restauro del "Ritratto di Pier Luigi Farnese in armatura" del Tiziano. Parteciperanno alla conferenza stampa il direttore generale dei Musei, prof. Massimo Osanna, il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger e la direttrice dell'Istituto Centrale per il Restauro, Alessandra Marino.


"L’intervento sul dipinto del Tiziano è stato preceduto da un’ampia campagna diagnostica, diretta, oltre che al dipinto stesso, alle altre opere di Tiziano conservate a Capodimonte, allo scopo di raccogliere tutte le informazioni utili ad affrontare al meglio questo delicato restauro e per presentarne adeguatamente i risultati. Successivamente, è stato valutato l’intervento più adeguato per garantire la stabilità degli strati pittorici, con la realizzazione della pulitura e integrazione pittorica per recuperare al meglio la leggibilità e l’equilibrio dell’opera. Hanno contribuito al restauro le società GRADED, PASELL, TECNO


"Questo ritratto rappresenta Pier Luigi Farnese (1503-1547), figlio primogenito di Papa Paolo III Farnese (1468- 1549). Pier Luigi, nel 1528, fu nominato dapprima Duca di Castro e nel 1545, Duca di Parma e Piacenza, grazie alla donazione, per volontà paterna, dei suddetti territori, stralciati dai possedimenti dello Stato Pontificio. Pier Luigi morì nel 1547 in circostanze sospette, storicamente indirizzate verso una cospirazione probabilmente ordita dall’Imperatore Carlo V. Tiziano è stato uno dei più grandi ritrattisti del XVI secolo e probabilmente dipinse questa tela a Venezia intorno al 1546, dopo il suo ritorno da Roma su invito di Paolo III. Il probabile contatto tra Pier Luigi e Tiziano dovette avvenire in Emilia nel 1543, poiché il Duca non era presente a Roma durante il soggiorno di Tiziano nella Città Eterna.


Sebbene questa tela abbia subito una significativa perdita di colore, la composizione brillante e l’impasto dei colori rimangono persuasivi, riuscendo abilmente a carpire lo spirito militare del Duca. Tiziano dipinge Pier Luigi in un profilo di tre quarti, con lo sguardo apparentemente distratto, il quale suggerisce il passaggio dalla contemplazione all’azione, amplificato dal gesto della mano destra che afferra il bastone, simbolo del suo comando militare.

Tiziano cattura gli effetti luminosi della luce che scintilla sull’armatura di Pier Luigi con inimitabile abilità. Il soldato alla nostra sinistra issa una brillante bandiera cremisi alle spalle del duca, accentuando così la sua imponente presenza."


 
 
 

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