Sostenibilità green: 150 pecore al pascolo nella Pompei antica
- The Good Reader
- 24 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min

150 pecore al pascolo nell’area verde della città antica di Pompei, la vasta porzione di territorio ancora non scavato, e quindi ricoperto al di sopra della cenere e del lapillo da una estesa vegetazione da manutenere.
“A volte l’innovazione più grande è il ritorno alle nostre radici. Così Pompei, attraverso il recupero della più antica ed efficiente tecnologia di tradizione, la “Natura”, affronta in maniera sostenibile la gestione e manutenzione degli spazi verdi del sito. “- dichiara il Direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel.
L'iniziativa si basa su un accordo sperimentale per attività di Eco pascolo di ovini, della durata di 9 mesi, che consentirà in maniera ecosostenibile, e senza alcuna spesa per l’amministrazione, il mantenimento delle superfici a prato nel pieno rispetto delle caratteristiche naturalistiche delle aree, assicurando al contempo il contenimento delle malerbe e la concimazione naturale dei terreni. Si tratta di un metodo alternativo e altamente efficace che sfrutta la capacità dei greggi di ripulire e bonificare i prati, garantendo risparmio e al contempo influendo positivamente sull’ impatto ambientale. Le pecore, difatti, non necessitano di energia elettrica quanto un macchinario, pertanto non c’è nessun costo né inquinamento. L’erba tagliata in maniera industriale normalmente diventa un rifiuto a tutti gli effetti da smaltire. Una pecora, invece, ingerisce l’erba che mastica e la ricicla fertilizzando il prato che ricco di materia organica e microrganismi è la migliore assicurazione contro allagamenti e siccità. Del tutto superflui, naturalmente, gli erbicidi.
Dai vigneti che producono il vino, alla gestione e coltivazione degli ulivi e produzione d’olio in collaborazione con Unaprol e Aprol Campania, al programma di imboschimento con Arbolia (Bosco antico di Piazza Anfiteatro e presso Villa di Diomede), ai progetti di agricoltura sociale con la raccolta della frutta a cura di bambini e adolescenti con disabilità e autismi, nell’ambito di percorsi formativi di inserimento al lavoro (Associazione Il Tulipano), fino al vivaio della flora pompeiana che riproduce specie ed essenze secondo riferimenti storici archeologici, l’attività dell’eco pascolo si inserisce nel più ampio progetto di Azienda agricola Pompei che il Parco archeologico sta mettendo in campo.
Un grande progetto finalizzato ad una gestione autosufficiente del grande Patrimonio naturale di cui le aree archeologiche sono custodi e che ha tra gli obiettivi anche di far sì che queste attività produttive diventino motore di sviluppo economico locale, sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e legale.
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