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Era "Troppo Amore", con Almudena Grandes

L'appuntamento settimanale dedicato alla Poesia, "Respiri Poetici", omaggia oggi la poetessa madrilena Almudena Grandes, a due settimane dalla sua scomparsa.


Classe 1960, nota al grande pubblico con i romanzi "Le età di Lulù", "Gli anni difficili" e "Troppo amore", Almudena ha condiviso con i suoi lettori una critica contemporanea arguta e mai irrispettosa: osservatrice del tempo, dei cambiamenti culturali e delle evoluzioni sociali della sua amata Madrid nell'ultimo trentennio. Scrittrice e poetessa della Spagna postfranchista, è stata protagonista di floride rinascite e improvvise crisi economiche spagnole, che hanno determinato e influito sull'elemento-verità della sua poetica.


"La sua grandezza - citano i suoi più celebri colleghi e ammiratori - risiede nell'astensione dal giudizio morale e nella capacità pura e cristallina di dare voce a donne e uomini del suo tempo, in un fragile e al contempo solido intreccio di vita, erotismo inteso come pena da scontare, e democratica passione" .





Era troppo Amore.

Troppo grande, troppo complicato,

troppo confuso

e azzardato

e fecondo

e doloroso.

Era tutto quello che potevo dare,

più di quanto mi convenisse.


Per questo si infranse.

Non si esaurì, non finì, non morì,

semplicemente si infranse,

crollò come una torre troppo alta,

come una scommessa troppo alta,

come un’aspettativa troppo ambiziosa.



Estratto da "Troppo Amore", 2004, Guanda Editore

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