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"Ho pianto perchè", Anaïs Nin e l'ode alla forza delle donne

"Respiri poetici", la rubrica del martedì dedicata alla grande poesia d'autore maschile e femminile, propone oggi una lirica della scrittrice Anais Nin dedicata alle donne, alla loro crescita e consapevolezza. Quanto è difficile e doloroso, a volte, diventare donne in un mondo ancora fortemente maschilista? In una società che vede la donna più come mezzo o oggetto che come essere pensante e autonomo, diventare donna è un percorso irto di ostacoli, specialmente rispetto alle scelte che la società impone al "sesso debole". La poesia "Ho pianto perchè" rappresenta in versi proprio quel percorso fatto di dolore e consapevolezza che ognuna, in maniera diversa e personale, ha affrontato lungo il proprio cammino.


Anaïs Nin (19031977) è stata una scrittrice statunitense, considerata una delle più controverse autrici del Novecento.

La sua opera maggiormente conosciuta è il Diario, una raccolta di scritti autobiografici in forma di auto-analisi iniziata nel 1931 (e aggiornata fino alla morte), pubblicata a partire dal 1966. La Nin, personalità dalla complessa sessualità, è stata un'esponente di spicco nel panorama della letteratura erotica femminile di inizio novecento: emblematico il suo libro Il delta di Venere.







"Ho pianto perché il processo grazie al quale sono divenuta donna è stato doloroso.


Ho pianto perché non sono più una bambina con la fede cieca di una bambina.


Ho pianto perché i miei occhi sono aperti sulla realtà.


Ho pianto perché non posso più credere e io amo credere. Posso ancora amare appassionatamente anche senza credere.

Questo significa che amo umanamente.


Ho pianto perché d’ora in avanti piangerò meno.


Ho pianto perché ho perso il mio dolore e non sono ancora abituata alla sua assenza."




Anaïs Nin

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