Nazim Hikmet e la nostalgia dei luoghi che dobbiamo lasciare
- The Good Reader
- 24 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min

L'estate, o meglio, il periodo che noi tutti consideriamo "vacanza" è ormai agli sgoccioli, lasciando dietro di sè malinconia e un pizzico di nostalgia. Che sia al mare, in montagna o in una capitale d'arte o seguendo il percorso di un viaggio avventuroso in una terra selvaggia, le vacanze ci consentono di distaccarci per un pò dal tedio della quotidianità (familiare o lavorativa), regalandoci una libertà dolce-amara ed effimera, poichè non duratura. Ma le vacanze, e i viaggi specialmente, sono soprattutto i posti che ci portiamo dentro e dai quali non ci staccheremo mai del tutto. Proprio per questo motivo, abbiamo scelto di dedicare questo nuovo appuntamento di "Respiri Poetici" alla nostalgia del viaggio e dei luoghi amati con una poesia di Nazim Hikmet intitolata "Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me".
Nâzım Hikmet (1902-1963) è stato un poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco, è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell'epoca moderna, autore di alcune tra le più belle poesie d'amore di sempre.
Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
"Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me non dico che fosse come la mia ombra mi stava accanto anche nel buio non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi quando si dorme si perdono le mani e i piedi io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno
durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me non dico che fosse fame o sete o desiderio del fresco nell’afa o del caldo nel gelo era qualcosa che non può giungere a sazietà non era gioia o tristezza non era legata alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi era in me e fuori di me.
Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me e del viaggio non mi resta nulla se non quella nostalgia".
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