"Sognasti un giorno azzurro": la romantica speranza di José Luis Hidalgo
- The Good Reader
- 13 lug 2021
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José Luis Hidalgo è stato giornalista e poeta spagnolo. Esordì nel 1936 con la prima collaborazione per il Corcel di Valencia, cui seguì una florida produzione per la prestigiosa rivista letteraria mensile Garcilaso di Toledo, nel 1943. Nello stesso anno Hidalgo pubblicò la sua prima raccolta "Raíz" (Radici), dalla quale emerse tutto il suo carattere romantico e l'invito incessante alla realizzazione dei propri sogni.
Morì prematuramente a ventisette anni per tubercolosi; consapevole della malattia, la sua scrittura risultò chiaramente influenzata dal carattere esistenzialista. Così, nella sua ultima pubblicazione del 1947, "Los Muertos" (I morti), amore e speranza lasciarono spazio alle riflessioni su morte e caducità della vita.
Ispirandosi ai modelli della tradizione metrica spagnola, propose un ritorno allo stile neoclassico e alle tematiche abbandonate dai suoi predecessori. Dio, inoltre, diventa l'intermediario per l'alleviamento delle pene attraverso un ricorso ossessivo alla sua invocazione. Sebbene considerato "poeta di nicchia", la produzione lirica di José Hidalgo è tra le più significative degli anni Quaranta.

Sognasti un giorno azzurro
un tremore,
una foglia,
una mano calma che ti sfiorava la fronte
e gli occhi purissimi del poeta raggiante
che guardava il tuo sguardo perso sulla riva.
E questa mia parola,
che mai fu mia,
disse ciò che non volevo
e che tu non capisti…
Ma io sono qui.
dall’altro lato,
aspettandoti lo stesso,
con gli occhi aperti
e la mia mano calma che ti sfiora la fronte.
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