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"Sorella Outsider", gli sconfinati margini di Audre Lorde

"In qualità di quarantanovenne Nera lesbica femminista socialista e madre di due figli, incluso un maschietto, oltre che componente di una coppia interrazziale, mi sento spesso parte di un qualche gruppo definito come altro, deviato, inferiore o semplicemente sbagliato. [...] Nel rivendicare la nostra letteratura, la poesia è stata la principale voce dei poveri, dei proletari e delle donne di Colore." (Tratto da un Saggio presentato all'Amherst College nell'aprile 1980).


Nascemmo in un’epoca di miseria

senza mai toccare

l’una la fame dell’altra mai

dividemmo le croste

per la paura

che il pane diventasse nemico.

Audre Lorde

Ora cresciamo i nostri figli

nel rispetto di se stessi

e degli altri.


Ora hai reso la solitudine

sacra e utile

e non più indispensabile

ora

la tua luce risplende luminosa

ma voglio che tu

conosca

la tua oscurità altrettanto

potente

ben oltre la paura.



(Prima pubblicazione originale in The Black Unicorn, 1978. Traduzione tratta dalla raccolta D'Amore e di lotta, Poesie scelte a cura del collettivo WiT, Women in Translation, Firenze 2018)

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